venerdì 28 dicembre 2007

Il Natale e' un sacco vuoto

Alla radio non se ne puo' piu' delle canzoni di natale veramente. Mi e' sembrato di giungere al giorno della vigilia come se tutto fosse stato consumato e svuotato. I negozi, le gastronomie, le librerie, le canzoni e il significato che porta dentro hanno lasciato a secco il sacco di santa claus e i miei pensieri. Era tanto che non scrivevo. Funziona cosi. Ci sono periodi come una morsa che stritola tutto: emozioni, passioni desideri si seccano, cadono nel secchio e buonanotte. Un apnea dei sentimenti.
Non mi incazzo neache piu' per le cose che mi devono fare incazzare. Tipo che e' quattro anni che organizzo il capodanno per tutta la cumpa e 'sti stronzi ( salvo 2, i veri amici, ma di questo non c'era dubbio ) non si sono neanche vagamente preoccupati di organizzare qualcosa loro quest'anno che non potevo farlo io. Men che meno di invitarmi ai loro festini privati. Affanculo.
Ma non e' un problema. Non lo e' da un po', fortunatamente. Prima invece avrei dato fuori di testa. Gli auguri per natale con il rimasuglio della cumpa e' stato di una desolazione infinita. Ci siamo incontrati ad un bar freddo come un mattatoio con il marito fresco fresco di M che non ci ha manco cagato, tutto preso a tenere le PR con i suoi attempati amici evidenti fruitori di prostituzione minorile. Ci si incontra alle 22.15 prima della messa dell'ultimo. Giusto un orettina, perche' non c'e' niente da dirsi. L'imbarazzo la fa da padrone. E si che tutti hanno una vita affollata di cose che nessuno vuole raccontarsi. Ok. bellali'. Altrettanto a voi.
Pero' il natale sta arrivando. E non sei mai pronto. E ora ho capito.
Entro in una chiesa e trovo l'unico posto di fianco ad un ragazzo disabile. Perde muco dalla bocca, dal naso. Fa rumori, fa il verso al prete. Tutti guardano.
Si, Fabio, diglielo tu. Non c'e' niente da guardare. Se tu volessi esercitare la liberta' che ti senti addosso certo non ti limiteresti a questo, mi sembra evidente.
E diglielo a tutte le signore con le pellicce al sapore di canfora, e a tutti i signori col pelo argentato e la barba fatta di fresco : il natale e' esattamente liberta'. Un bambino, per rompere la consuetudine, e' stato deposto in una mangiatoia e certo si sarebbe meritato di piu'. Avrebbe cambiato il mondo: avrebbe spiegato a tutti che esiste un modo per vivere tutti e bene. Amarsi e' il modo difficile di essere vivi e di fare valere la vita stessa. Non importa che sei cristiano, buddista, etc... l'amore e' il significato ed e' incredibile come Dio abbia creato noi, macchine perfette, meccanismi biologici eccezionali ma questa cosa proprio non ce la poteva mettere dentro nel dna. Sarebbe stato inutile e la nostra vita non avrebbe avuto senso se il senso della vita ci fosse noto. Ma la sua ricerca e' il sale. La nostra capacita' di scegliere e' il pane. Buon natale Fabio.

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