lunedì 23 luglio 2007

infinito ed infinitesimo

Cosi’ sono ancora una volta alla ricerca di quegli occhi.
Mi hanno tolto il sonno. Lo fanno ancora. Ora.
Prendo cosi’ un mazzo di foto dopo anni e guardo intensamente quegli occhi per scoprire se e’ quella la sorgente di tutto questo dolore. Se e’ li la risposta che attendevo.
Li dietro c’e’ qualcosa che mi aspetta, che chiama, urla.
Devo sapere perche’ mi affligge la sensazione di avere vissuto una vita in attesa di questo momento, senza mai avere avuto il coraggio di provocarlo. Ora mi si serve la possibilita’ di capire e forse di slegarmi da tutto questo.
Perche’ ancora mi sveglio la notte sognando che quegli occhi sono li ma non mi rispondono, che posseggono una conoscenza di qualcosa che io desidero ma che mi e’ proibito condividere? E che sempre mi sorprendono perche’ sono come i miei occhi. Sono il mio sguardo piu’ triste e profondo sul mondo. Sono la materializzazione della mia inadeguatezza alla vita. Per anni ho combatuto per schiacciarla in un angolo e farne la parte buia di me col quale convivere ma ora non posso piu’ contenere tutto cio’. Ho cercato di farmi una vita normale, di amare e venire amato, di essere leale per ricevere lealta’. Ho cambiato i miei rapporti per capire di piu’ le persone e farmi capire da meno persone, piu’ profondamente. Ero convinto di stare perseguendo una vita degna e costruttiva, fatta di rapporti saldi e sinceri con un briciolo di egoismo per prevenire il dolore di non essere accettato e tutto e’ funzionato alla meraviglia. Tranne per quel piccolo particolare di quei sogni durante la notte. Come una presenza quegli occhi mi sembravano voler ricordare che non si sfugge da se’ stessi e che l’essenza stessa della persona cannibalizza ogni tentativo di cambiamento per riportare la vita sempre al suo stadio primordiale.
E’ forse per questo che la vita vale di essere vissuta: per i suoi continui alti e bassi, per le sue spinte a voler cercare la felicita’ e la verita’ al tempo stesso. Entrambe le cose non esistono o non possono essere raggiunte insieme, sono l’infinito e l’infinitesimo.

Nessun commento: