Era l'inizio di una lunga estate calda. Il calore era cosi feroce che sbiadiva i contorni delle nuvole in lontananza e la strada era lunghissima. La ruota anteriore della bici girava e macinava i chilometri che separavano la casa dei miei genitori dal mio luogo di lavoro ogni giorno per un mese. Era un lavoro frustrante di inserimento dati in una grande azienda. Ma era perlomeno qualcosa. Un po' poco per un laureato, pensavo. Il tutto si riduceva a prendere il foglietto, leggere il foglietto, inserire i campi necessari nel database. Questo da ripetersi per qualche centinaia da volte al giorno. Si', un po' poco per un laureato. Mi lamentavo eccome. Mi lamentavo al mattino prima di andare, mi lamentavo alla sera quando tornavo. Ero francamente insopportabile.
Una sola cosa era positiva.
Kind of Blue di Miles Davis.
Lo comprai perchè un amico di mio padre me l'aveva suggerito e mio padre aveva fatto una faccia di approvazione del tipo "non ti puoi assolutamente rifiutare di prenderlo".
Bene.
E dacci 10 euro alla fnac.
Io, che sono anche contro le multinazionali.
Beh, la copertina e' bella, lo ammetto.
Non sapevo la cosa piu' importante: quel disco conteneva il soprannaturale.
Comincio' cosi ad accompagnarmi avanti e indietro da quel lavoro infame e a regalarmi il modo giusto di vivere quel momento.
Negli assoli di Miles c'e' qualcosa che ti dice che non importa quello che il mondo pensa.
E' il tuo modo di vedere il mondo che cambia il mondo.
Pura verita'.
Dentro la voce di una tromba c'e' qualcosa di cosi' umano e sacro.
E' un pensiero intimo che non trova parole. E che diventa musica per potere
fuggire dalle parole stesse e arrivare dritto alla pelle.
Oppure per contrarsi in un caldo sentimento privato.
Nel mondo di Miles non c'e' il mondo.
C'e' l'anima.
C'e' un tempo dilatato che non e' necessario rispettare.
Come nascano queste emozioni nessuno lo sa. Ma la fortuna di avere avuto questo patrimonio in un momento cosi' mi ha insegnato molto.
E' l'eccezionalita' dell'essere e l'obbligo dell'egoismo di manifestare l'essere stesso e la sua pura bellezza.
So What!
venerdì 20 luglio 2007
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento